Lavorazione del legno: consigli per la propria sicurezza

Il legno è storicamente uno dei materiali più utilizzati dall'uomo e attualmente sta prepotentemente ritornando di moda, specie in determinati contesti dove le sue proprietà e le sue qualità estetiche lo rendono preferibile.

Lavorarlo è un mestiere che sarebbe opportuno non improvvisare, nonostante attualmente la tecnologia offra ai professionisti macchinari a controllo numerico sicuri e altamente performanti; ma si tratta di attrezzatura industriale.

Per quanto riguarda il "fai da te" sono presenti sul mercato numerosi elettroutensili, mediante i quali è possibile realizzare proprio tutto; sono necessarie ovviamente determinate conoscenze specifiche.

In questo articolo andremo ad analizzare le varie lavorazioni e gli appositi elettroutensili con l'obiettivo di utilizzarli in sicurezza e in maniera consona all'ottenimento di un buon risultato.

Per realizzare una corretta lavorazione del legno ti consigliamo questi attrezzi:

Lavorare il legno in sicurezza

Non è un argomento semplice e racchiude moltissimi aspetti che riprendono temi inclusi nel decreto 81/08, redatto per garantire la sicurezza ai lavoratori negli ambienti di lavoro. Lavorare il legno è un’attività a rischio alto e richiede perizia ed attenzione in ogni momento; è necessario che tutto ciò sia compreso anche dagli hobbisti e tutti coloro che amano "svagarsi" lavorando legname o pannelli di legno.

Alcune regole generali per garantirsi una certa tranquillità durante l'uso degli elettroutensili, per i quali vedremo brevemente i rischi correlati, consistono pressapoco nelle seguenti:

- usare sempre i DPI; in ambiente di lavoro sono i Dispositivi di Protezione Individuale ed è buona norma adottarli anche in casa. Si tratta di occhiali protettivi, guanti, abbigliamento consone al lavoro, scarpe antinfortunistica, dispositivi per proteggere l'udito e le vie respiratorie;

- usare gli elettroutensili possibilmente in un solo locale e chiudere il vano per evitare di lordare altri vani o altre zone. Nel caso si operi all'aperto prestare attenzione alle condizioni atmosferiche, non solo all'acqua e all'umidità, ma anche al vento, che può infastidire e distrarre;

- leggere sempre con attenzione la scheda tecnica degli elettroutensili impiegati e non sottovalutarne le avvertenze;

- lavorare in un ambiente spazioso e pulito; evitare di lasciare disordine sul pavimento e sui piani di appoggio;

- spazzare gli scarti di lavorazione con frequenza;

- tenere gli elettroutensili puliti e ingrassati ove necessario;

- non lasciare cavi elettrici sparsi e in luoghi dove possono interferire con i piedi;

- bloccare sempre i pezzi in lavorazione con morsetti o altri sistemi di ritenuta certificati e sicuri;

- stringere gli utensili da taglio sui mandrini delle elettrofrese correttamente; in questo caso bisogna avere un poco di sensibilità. Mai usare leve o sistemi per amplificare la forza esercitata sul mandrino in quanto si potrebbe rovinare il filetto in modo irreparabile. Le frese hanno un sistema di ritenuta per il quale la punta non esce dalla sede; è pertanto inutile stringere oltremisura.

Tagliare il legno

Quando si comincia un lavoro con il legno o con pannelli di materiale composito quali il multistrato di pioppo bilaminato o il medium density (mdf), è necessario procedere al taglio, attività con la quale si ricavano i pezzi necessari a comporre le nostre creazioni. Queste ultime in tutti i casi dovrebbero essere il risultato di un progetto o quantomeno di uno schizzo su carta, in maniera da avere un'idea visiva di quanto si sta realizzando.

Per tagliare si può scegliere fra diversi elettroutensili:

- seghetto alternativo; è senza dubbio il più sicuro per le attività occasionali e gli stessi professionisti lo usano nelle trasferte per produrre seste o adattare alcuni elementi agli angoli dei vani. Consiste in un motorino dotato di una pratica impugnatura che presenta a un'estremità un seghetto intercambiabile, che può essere differente a seconda della destinazione d'uso. Durante il funzionamento il seghetto taglia mediante un movimento alternato dall'alto al basso e viceversa; grazie ad una base adeguata molto più ampia della lama e dello stesso taglio, si ottiene una superficie d'appoggio ottimale che scongiura gli infortuni. Il seghetto alternativo è conveniente per tagli di sgrossatura per i quali è prevista una successiva rifilatura o piallatura a seconda del materiale e delle dimensioni del pezzo;

- seghe circolari; ne esistono diversi modelli e le più utilizzate dai professionisti nelle trasferte sono quelle che hanno il sistema di ritorno a molla, usate spesso da coloro che posano il parquet e gli zoccolini. Anche in questo caso parliamo di una macchina sicura che permette dei tagli definitivi, precisi, con i quali si può pretendere la finitura di un particolare o di una giunzione;

- seghe circolari da banco: sono senza dubbio le più pericolose, specie se in mano ad assoluti neofiti o praticanti occasionali, ai quali si chiede di preferire nell’eventualità le seghe a nastro portatili. Le seghe da banco consistono in una lama che esce dalla parte superiore del piano di appoggio, rimanendo esposta e quindi insidiosa per le mani. Il suo utilizzo deve basarsi su regole e dettami precisi che in genere solo un professionista conosce.

Sono macchine che permettono tagli più precisi, ma in ogni caso i lavori di falegnameria prevedono sempre la rifilatura finale, che consente di ammettere quasi sempre tagli abbondanti e pertanto fattibili con un seghetto alternativo;

- seghe a nastro; sono la riproduzione in piccola scala della più classica delle macchine da falegname e tagliaboschi; sono macchine sicure che non necessitano di pressioni o spinte eccessive con le mani. Nei pochi casi in cui questo avviene è facile che si rompa la lama prevenendo gravi infortuni; la sua sostituzione è facile.

Rifilare il legno ed eseguire incastri

Per svolgere questa lavorazione è necessario l'uso di elettrofrese.

Si tratta di veri e propri utensili professionali il cui scopo è molteplice; queste macchine consentono la rifilitura dei pannelli, nonché la perforazione e la creazione di incastri di qualsiasi tipo e dimensione. Le elettrofrese sono sicure ma necessitano di una buona pratica nel loro utilizzo; sono essenziali per le lavorazioni di alta precisione e come i normali trapani possono diventare improvvisamente ingestibili, specie se si usa troppa forza o non si ha una buona sensibilità, esattamente come accade a molti neopatentati con i pedali dell'automobile. In ogni caso il ritorno a molla con il quale è gestito il basamento, scongiura gli infortuni; più che altro si rischia di rovinare il pezzo in lavorazione.

Per utilizzare un'elettrofresa è bene preparare molti più accorgimenti rispetto alle operazioni di taglio, come l'adozione di riscontri laterali per rifilare e l'utilizzo di canotti supplementari per eseguire incastri e fresature su pannello. Spesso oltre i canotti, sono necessarie delle seste da produrre manualmente, pezzi conformati secondo le proprie esigenze su cui i canotti faranno riscontro; in questo modo la fresa eseguirà un lavoro preciso.

Per utilizzare al meglio un'elettrofresa è bene asportare il materiale gradualmente; supponendo che la profondità di un incastro sia di circa due centimetri, è fondamentale rifinirlo in più passaggi per evitare di perdere il controllo della macchina. Nelle rifilature è importante seguire una direzione piuttosto che l'altra, precismente quella che permette di controllare al meglio l'elettrofresa; si dovrebbe fare un minimo di fatica spingendo, viceversa si rischia di perdere il controllo della macchina. Seguendo questi pochi accorgimenti e con un poco di esperienza sarà molto più semplice evitare infortuni ed eseguire un lavoro a regola d'arte.

La foratura

Sul mercato sono disponobili anche alcuni modelli di foratrice; si tratta di macchinari il cui compito è eseguire una coppia di fori equidistanti che permettono l'applicazione di spine di faggio. Quest'ultime una volta incollate garantiranno la tenuta fra due elementi. Tali fori possono essere impiegati anche al fine di centrare due elementi giuntati tramite un sistema meccanico.

Le foratrici sono al pari delle elettrofrese dotate di un piano di appoggio con ritorno a molla e presentano alcuni riscontri che sono l'ideale per allineare i fori a piacimento. Sono macchine sicure con le quali è difficile provocarsi lesioni, in ogni caso è facile cadere nell'errore di tenere con una mano il pezzo e con l'altra la macchina, correndo un rischio decisamente evitabile. Si consiglia di appoggiare anche i pezzi di piccola dimensione in modo saldo sopra un piano fissato preventivamente.

La levigatura

Sul mercato esistono diversi elettroutensili adibiti allo scopo.

Si tratta di macchine che servono per eseguire al meglio la finitura superficiale degli elementi, comunemente chiamata carteggiatura. Dal punto di vista della sicurezza sono elettroutensili che non comportano particolari rischi durante l'uso, contrariamente alle calibratrici industriali che necessitano di maggiori controlli e una maggiore perizia, al pari delle macchine che si occupano delle altre lavorazioni.

Gli elettroutensili manuali di questo tipo si differenziano in molti modelli, nella fattispecie: levigatrici orbitali, smerigliatrici angolari, carteggiatrici a nastro, levigatrici roto-orbitali e altri ancora. Il loro scopo è identico mentre la destinazione d'uso varia, dalle cornici al piano di grande dimensione, fino ad arrivare al parquet. Possono montare molti tipi di carta vetro, il loro funzionamento è semplice e non richiede molta esperienza.

La piallatrice elettrica manuale

Questo particolare elettroutensile consiste nella versione da banco della tradizionale pialla a filo presente in tutti gli impianti di falegnameria. La sua utilità consiste nel poter rifilare velocemente listoni di legno o pezzi di grande dimensione, per i quali un'elettrofresa sarebbe inadeguata.

Viene usata sia dai pavimentisti che dai posatori di porte o cucine; in quest'ultimo caso è comoda per dimensionare gli zoccoli dei moduli. Parliamo di una macchina concettualmente molto datata ma ancora insostituibile; presenta comunque alcuni rischi nell'uso in quanto il principio adottato è simile a quello delle seghe circolari da banco.