Sanificare una mascherina: perché è importante e come farlo

Siamo in piena emergenza sanitaria e le mascherine sono una precauzione essenziale. Siccome ce ne sono poche in circolazione e quelle poche disponibili costano davvero tanto, può rivelarsi importante e molto utile sapere come sanificare una mascherina. Ma, come sempre, attenzione. Soprattutto in queste ultime settimane, siamo immersi in un marasma informativo che potrebbe confondere le idee. Quindi, prima di tutto, facciamo chiarezza. Ecco tutto quello che serve sapere per sanificare correttamente una mascherina.

Come sanificare una mascherina 

In generale, tutto dipende dal tipo di mascherina e dal contesto in cui operate. In linea di massima servono:
  1. alcool rosso denaturato 
  2. un contenitorealto con chiusura ermetica o una semplice pentola con un coperchio
Si procede posizionando la mascherina attaccata al coperchio in modo tale che non entri in contatto diretto con l'alcool. L'alcool presente sul fondo del contenitore, evaporando verso l'alto, va a sanificare la mascherina senza inumidirla o bagnarla. Lasciate la mascherina in questo modo per massimo tre o quattro ore. Se la si lascia per più tempo in questo stato, potrebbe impregnarsi troppo di alcool e la condensa del vapore potrebbe bagnare la mascherina rendendo così nullo il suo potere filtrante. Tuttavia questo metodo di sanificazione funziona per le mascherine più resistenti come le FFP1, FFP2 o FFP3. Non è particolarmente adatto, per esempio, per le mascherine chirurgiche. Queste infatti sono un po' più leggere e fragili quindi nel loro caso basta spruzzare uniformemente dell'alcool vaporizzato, senza esagerare. Una volta fatto questo lasciate la mascherina chirurgica su una superficie disinfettata per circa 30 minuti. Un ultimo metodo alternativo è quello di esporre entrambi i lati della mascherina ad alte temperature (indicativamente sopra i 60 gradi). Potreste per esempio usare il vapore del ferro da stiro per svolgere un'azione parzialmente disinfettante. Ricordate sempre: la regola generale, quando si tratta di sanificare una mascherina, è quella di evitare sempre di bagnare troppo il tessuto.

Perché è importante sapere come sanificare una mascherina 

Le mascherine in linea di principio dovrebbero essere monouso, andrebbero perciò cambiate tutti i giorni. Per ora è importante limitarsi ad usarle solo quando è necessario. Ma quando si sarà la cosiddetta "Fase 2" (e prima o poi arriverà) allora dovremo uscire di casa e indossarle per forza. È probabile quindi che saremo costretti a prendere in considerazione due ipotesi:
  1. dovremo procurarci tantissime mascherine 
  2. dovremo cercare di farci bastare quelle poche su cui siamo riusciti a mettere le mani
La prima è poco percorribile perché c'è penuria di questi accessori sanitari. La soluzione più intelligente per ora è imparare a sanificarle in modo tale da riutilizzarle più volte e ridurre così gli sprechi. Però bisogna saperlo fare nel modo corretto. Infatti, se le mascherine non vengono sanificate correttamente le mascherine si possono trasformare in un vero e proprio nido di batteri e virus invece che in una efficace barriera contro di loro.

Quante volte si possono riutilizzare le mascherine

Il numero di utilizzi dipende se si rovinano. È importante quindi verificare che non ci siano danni evidenti. Le mascherine possono essere riutilizzate se il rischio di contagio è relativamente basso o minimo. Per intenderci: se dobbiamo andare in farmacia o al supermercato, possiamo usare la stessa mascherina per massimo due o tre volte. In un ambiente sanitario professionale è chiaro che ogni mascherina deve essere assolutamente monouso perché deve essere in grado di garantire la protezione più totale.

Tipi di mascherine 

Ne esistono di diversi tipi e non sono tutti uguali. Ecco perché è importante capire quale farà più al caso vostro.

Mascherina chirurgica 

Sono pensate per l'ambiente medico chirurgico e quindi per proteggere più il paziente che il medico in ambienti totalmente sterilizzati e sanificati. Hanno un'ottima capacità filtrante verso l'esterno ma non proteggono molto chi le indossa dalle minacce virali esterne. Ecco perché sono indicate particolarmente per chi sospetta di essere malato e vuole essere sicuro di evitare di contagiare gli altri.

Mascherina FFP1, FFP2, FFP3 senza valvola

Sono mascherine che garantiscono ottime prestazioni per chi vuole proteggere sè stesso e gli altri. Infatti riducono al minimo il rischio di contagiare e essere contagiati. Per quanto riguarda la situazione di emergenza Covid-19, sono sicuramente i tipi di mascherina più indicati.

FFP1, FFP2, FFP3 con valvola 

In questo caso, le mascherine proteggono molto bene chi le indossa dall'esterno ma non forniscono nessuna protezione per gli altri che vi stanno attorno. In parole povere se volete proteggervi dal virus, scegliendo le FFP con valvola, andate sul sicuro perché vi assicurate un'ottima protezione. Tuttavia se volete anche evitare di contagiare gli altri, non sono la scelta migliore.