Sverniciare un mobile in legno

Perché sverniciare i mobili in legno

La sverniciatura risulta essere un'operazione fondamentale se si vuole restaurare un mobile in legno oppure applicare su queste superfici una nuova mano di vernice. Soltanto in un momento successivo è possibile usare lo stucco per riempire crepe e fessure e quindi procedere con il restauro. Infatti la sverniciatura del legno consente di arrivare al cuore del materiale ed eliminare i vari strati di vernice. A volte è possibile evitare questa fase perché il legno con cui è fatto il mobile risulta essere in buone condizioni. Al tempo stesso si può evitare questa procedura quando gli strati di vernice sono resistenti e solidi. In questi casi si può mantenere la pittura preesistente e ridipingere il mobile in questione senza problemi. Al contrario, la sverniciatura dei mobili risulta essere imprescindibile nel caso in gli strati di vernice sono rovinati oppure tendono a sfaldarsi se sottoposti a una leggera pressione. Infatti bisogna tenere a mente che non si può verniciare un mobile con la superficie rovinata. Se si procede in questo modo, si finisce per applicare la vernice su una base non solida, che si sfalda in poco tempo. Al tempo stesso c'è il rischio che la pittura non aderisca bene e si ottengano antiestetici rigonfiamenti sulle superfici che compromettono in maniera irreparabile la bellezza del mobile. Questa operazione risulta essere un intervento comune del fai da te e può avvenire in diversi modi. Infatti si hanno a disposizione diverse alternative a seconda dello stato del mobile, delle sue caratteristiche e delle proprie preferenze. Inoltre è bene ricordare che si possono usare degli strumenti veri e propri (ad esempio una pistola ad aria calda o una levigatrice) oppure prodotti di vario genere, come la carta vetrata, la soda caustica o lo sverniciatore chimico. La scelta deve essere fatta tenendo conto della propria esperienza in materia. Si consiglia di non utilizzare prodotti chimici corrosivi a meno che non si sappia con precisione come maneggiarli e non ci si protegge in maniera adeguata. In ogni caso prima di procedere bisogna effettuare un'attenta analisi del mobile per verificare quali sono i punti che necessitano di maggiore cura perché la vernice risulta essere poco compatta oppure è stata stesa in maniera approssimativa. Non bisogna dimenticare che la sverniciatura richiede buone tecniche manuali e pazienza per evitare di danneggiare il complemento in questione. Proprio per questo motivo si necessita di tempo e passione per eseguire un lavoro a regola d'arte. L'operazione deve essere portata a termine in un luogo tranquillo, preferibilmente in autunno oppure in primavera, cioè durante le stagioni con giornate non eccessivamente fresche oppure troppo calde. Si consiglia di svolgere l'operazione all'esterno perché la polvere e l'odore degli agenti chimici non impregni l'ambiente. Se si è costretti a lavorare in una stanza, è bene che lo spazio sia sufficientemente ampio per muoversi in modo agevole e ben areato. Non si deve sverniciare i mobili al sole ed è preferibile mettere un telo di plastica a protezione del pavimento.

Per realizzare una corretta sverniciatura del legno ti consigliamo questi attrezzi:

Come sverniciare il legno per scioglimento

La sverniciatura del legno può avvenire con diverse modalità:

- per riscaldamento: In questo caso si impiega una pistola ad aria calda;

- per abrasione, usando una levigatrice, la carta vetrata, una smerigliatrice oppure raschietto. Si tratta della soluzione che viene maggiormente sconsigliata perché si rischia di danneggiare il legno se si verifica una qualunque distrazione;

- per scioglimento, utilizzando uno sverniciatore chimico oppure la soda caustica.

In genere si considera la sverniciatura eseguita con lo sverniciatore chimico quella che ha effetti maggiori sull’ambiente. Al tempo stesso è fondamentale seguire le istruzioni riportate sull'etichetta per evitare che si verifichino danni. L'operazione deve essere eseguita in un ambiente ben areato e servono:

- uno sverniciatore gel;

- una mascherina protettiva per il naso e la bocca. Si consiglia di optare per un modello in grado di proteggere anche gli occhi;

- un paio di guanti in gomma molto resistenti;

- una grossa paglietta metallica grossa;

- un pennello piatto di formato medio;

- un rotolo di nastro di carta;

- un recipiente.

Prima di procedere è necessario assicurarsi di aver adottato tutte le precauzioni per svolgere il lavoro in piena sicurezza, indossando guanti e mascherina ed eseguendo numerose pause durante l'operazione. Quindi si smonta il più possibile il mobile lasciandone soltanto la struttura base e fissando le fessure da sistemare con del nastro di carta. A questo punto si versa il gel nel recipiente e lo si applica sulle superfici in legno usando un pennello. Si ricorda che questo materiale tende as asciugarsi e a evaporare con rapidità, quindi bisogna stenderlo a piccole dosi. Dopo aver lasciato agire il gel per 20 minuti lo si toglie esercitando un'adeguata pressione con la paglietta. Per non graffiare il mobile occorre agire nel senso della vena del legno. L'operazione va eseguita più volte fino a eliminare tutti i precedenti strati di vernice. Il lavoro deve essere eseguito anche sulle parti smontate del mobile, come i piedi, le ante e i cassetti. La scelta dello sverniciatore chimico avviene tenendo in considerazione lo stato del mobile: infatti esistono vari prodotti in commercio. Se il legno si intravede grazie alle fessurazioni della vernice e la pittura è molto rovinata, basta un modello blando. In caso contrario oppure se il mobile è laccato, occorre usare un prodotto molto potente. Le stesse precauzioni devono essere usate se si svernicia il legno con la soda caustica, tuttavia questo materiale è molto tossico quindi si tende a evitare questo metodo. Infatti viene adottato soltanto dagli operatori di settore. Proprio per l'aggressività del prodotto si devono indossare abiti vecchi da lavoro oppure una tuta protettiva. Bisogna diluire la soda caustica in acqua calda (150 grammi in un litro d’acqua) e amalgamare la miscela mescolando con cura con un listello di legno. Quindi si applica la soluzione sul mobile usando un tampone fai da te oppure un pennello, lasciandola agire fino a quando non ha disciolto la vernice. A questo punto si eliminano tutti i residui con una spatola.

 

Sverniciare il legno per riscaldamento

Molto spesso si decide di utilizzare una pistola ad aria calda per la sverniciatura del legno perché consente di eliminare gli strati della vecchia pittura anche dai punti più difficili, ad esempio gli angoli e le curve. Si tratta di uno strumento molto semplice da usare. Basta indirizzare il getto di aria calda sulle superfici in legno e fare attenzione che venga direzionato in maniera omogenea. In commercio si possono trovare vari modelli ed è possibile scegliere tra il livello 1 e il 2 di potenza (è sufficiente premere il pulsante corrispondente) e tra intervalli di temperatura predefiniti grazie a un apposito selettore. Il range di temperature raggiunte va dai 350 ai 550°C. I migliori modelli del settore si caratterizzano per elevate prestazioni, una lunga durata d'uso e l’ugello direzionabile. In molti casi sono allegati all'interno della confezione anche vari accessori in acciaio grazie ai quali poter eseguire un lavoro maggiormente rifinito e in maniera più veloce. Una volta che si sono trattate le superfici del mobile in legno con la pistola ad aria calda si deve eliminare la vernice preesistente sfregando il complemento con una stecca. Infatti il calore riscalda la pittura e rende più semplice alzarla e staccarla dalla superficie. Comunque è bene procedere con cautela per evitare di graffiare il mobile.

 

Come sverniciare il legno con la carta vetrata

Le modalità di sverniciatura per abrasione variano a seconda delle dimensioni delle superfici da trattare. Nel caso in cui il lavoro sia di piccola entità molto spesso si opta per la carta vetrata. Infatti si tratta di una soluzione economica e poco invasiva, tuttavia è bene tenere a mente che l'operazione risulta essere molto laboriosa e più lunga e faticosa rispetto alle modalità per scioglimento oppure per riscaldamento. Occorre passare un foglio di carta vetrata a grana grossa sulle superfici del complemento, così da eliminare la maggior parte degli strati di pittura. Quindi si ripete l'operazione usando carta vetrata dalle grane sempre più sottile per eseguire un lavoro di rifinitura e togliere tutti i residui. Si ricorda inoltre che questa modalità risulta essere adatta soltanto quando la vernice è vecchia e tende a sfaldarsi oppure se il legno è molto rovinato. Altri elementi da tenere in considerazione sono:

- l'impiego della carta vetrata risulta essere consigliabile se le superfici del mobile sono facili da gestire perché piane. Infatti questa operazione avviene in modo completamente manuale, quindi è più facile commettere degli errori oppure delle distrazioni. Al tempo stesso le superfici curve oppure angolari sono molto più difficili da trattare. Lo stesso vale per la sverniciatura del legno eseguita con una levigatrice. In quest'ultimo caso occorre prestare ancora più attenzione ed è bene optare per un modello a nastro da passare con delicatezza;

- la sverniciatura per abrasione è un metodo rischioso. Per questo occorre assicurare bene il mobile perché non possa muoversi.