Preparare il prato per la primavera

Con l’allungarsi delle giornate, il piacevole tepore che il sole restituisce alla terra e il ritorno degli uccelli migratori con le temperature più calde, anche l’essere umano avverte l’impulso naturale alla rinascita. Questo impulso possiamo tradurlo, in un reciproco scambio di “favori” e sensazioni, nel ridare linfa e vita al nostro prato, trasmettendogli la nostra voglia di rinascita e lasciando che gli steli d’erba, molto più saggi ed esperti di noi, ci accompagnino nella ricerca della bellezza e del benessere. Tuttavia, pur con tutte le buone intenzioni, occorre essere ben informati e, soprattutto, attrezzati affinché questa operazione riesca a rigenerare il prato verde che tanto desideriamo e in cui vorremmo arrivare a riconoscerci.

Come fare un prato verde

E’ molto importante approcciarsi a questa impresa seguendo i giusti passi. Dopo il periodo invernale, per rinnovare il prato erboso il primo taglio del prato in primavera non dovrà essere eccessivamente drastico. È consigliabile lasciare l’altezza di sfalcio in una posizione alta, intorno ai 4-5 cm, dando così tempo all’erba di infoltirsi senza esser troppo indebolita, ed evitando di lasciare il manto completamente indifeso in caso di gelate tardive. Il primo strumento di cui dovremo fornirci sarà quindi un tagliaerba, elettrico, a batteria o con motore a scoppio, a seconda delle esigenze nostre e del nostro prato. Dopo questa prima operazione, in un certo senso preparatoria, è il momento di arieggiare il manto: col tempo infatti sul giardino si accumula uno strato di residui, detto feltro, che se lasciato accumulare rischia di soffocare la nostra amata erba. Armatici dunque di un arieggiatore per il defeltramento, dovremo procedere a “bucare” il manto erboso per favorirne l’apporto di aria e l’assorbimento dell’acqua, a questo scopo avremo bisogno di uno scarificatore o, in caso il nostro terreno in superficie si sia troppo compattato durante l’inverno, di una carotatrice. A questo punto, lasciati riposare per un giorno i fori della carotatrice, potremo procedere con la sabbiatura: quest’operazione ha lo scopo di creare macroporosità nel terreno favorendone la permeabilità, ma coadiuva anche il livellamento di zone depresse e l’eliminazione di ristagni d’acqua; la sabbia dev’essere sparsa preferibilmente in modo omogeneo, ma la scelta della quantità da utilizzare dovrà dipendere da un attento esame delle condizioni del nostro prato. Infine, munendoci di una rigeneratrice, saremo pronti per procedere all’operazione di risemina del prato in Primavera. Seminare un prato già esistente potrebbe suonare strano ai meno esperti, ma è un procedimento quantomai importante per restituire forza e vigore al manto erboso: la rigeneratrice, grazie alle lame fisse del rotore che scivolano nel terreno, interra il seme creando le necessarie fessure per un’ottima germinazione, andando a sfruttare anche il lavoro precedentemente effettuato da carotatura e sabbiatura.  Un’ ultima indicazione va data per quanto riguarda il concime per prato in Primavera, che dev’essere NPK, cioè composto da Azoto, Fosforo e Potassio, con una prevalenza del primo elemento in misura maggiore o minore in base al tipo di prato che stiamo curando: sarà maggiore se il nostro è un prato decorativo e minore, con una dose più o meno equivalente di fosforo e potassio, in caso di prato calpestabile. Se invece stiamo trattando un terreno non seminato è consigliabile fornirci di un concime starter.

Attrezzi a scoppio o a batteria: vantaggi e svantaggi

Abbiamo fin qui visto i vari passi da seguire e i dettagli cui prestare attenzione nel prenderci cura del nostro giardino all'arrivo della primavera, così come gli attrezzi, e le loro caratteristiche, che dovremmo utilizzare nello svolgere questa operazione. Altrettanto importante, però, è essere consapevoli delle differenze derivate dalla diversa alimentazione che possiamo scegliere per i nostri strumenti del mestiere: gli attrezzi a benzina sono infatti generalmente più potenti e quindi più indicati a svolgere lavori su superfici molto ampie superiori ai 500 m quadri, ma il funzionamento del motore termico comporta una maggiore usura dello strumento, rendendo necessaria una manutenzione più attenta e costosa oltre a presentare una spesa più consistente per il carburante stesso; d'altro canto, la tecnologia degli strumenti da giardinaggio a batteria ha visto un grande sviluppo negli ultimi anni, divenendo la scelta preferenziale per la maggior parte dei lavori di giardinaggio su piccola e media scala, a causa della maggiore maneggevolezza e ovviamente dei ridotti costi di manutenzione. Dobbiamo però stare attenti poiché scegliendo un determinato marchio saremo poi legati ad esso: i produttori di attrezzatura da giardino infatti progettano le proprie batterie in modo che funzionino su apparecchi di un diverso marchio, d'altra parte la batteria che andremo ad acquistare sarà utilizzabile per tutta la gamma di prodotti di quello stesso marchio. Abbiamo così visto come fare un prato verde all’arrivo della primavera, e quali siano le valutazioni necessarie prima di intraprendere questo lavoro.